Q36.5, grandi aspettative su Tom Pidcock: “Fa parte dei ‘Big 5’ del ciclismo, insieme a Pogačar, Van Aert, Van der Poel e Vingegaard”
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Il passaggio di Tom Pidcock dalla Ineos Grenadiers alla Q36.5 è stato uno dei movimenti più importanti, e per certi versi sorprendenti, del recente CicloMercato. Il talento inglese è uscito in anticipo dal contratto che lo legava a una delle squadre più blasonate al mondo per unirsi poi a una formazione di categoria Professional, che ha sì grandi ambizioni ma che, almeno fino alla fine di quest’anno, avrà per forza di cose possibilità di calendario abbastanza contingentate. Di suo, Pidcock si è mostrato subito a suo agio nel nuovo ambiente, raccogliendo peraltro due vittorie di tappa e la classifica finale all’AlUla Tour 2025. Inevitabile, quindi, che l’entusiasmo in casa Q36.5 sia notevolmente aumentato, in vista del resto della stagione.
“Questo deve essere l’anno della nostra definitiva consacrazione come squadra – le parole del direttore tecnico Alexandre Sans Vega riportate da WielerFlits – Puntiamo almeno ad avere, per il 2026, le WildCard garantite a tutte le corse più importanti del calendario (questo potrà avvenire solo chiudendo ai primi due posti della Classifica annuale UCI riservata alle squadre che dal 2026 in poi non saranno WorldTour). I nostri sponsor stanno investendo sulla squadra per la terza stagione consecutiva e ora bisogna ripagarli. Dobbiamo fare un passo in più ed essere competitivi su più scenari”.
L’arrivo di Pidcock ha sicuramente aumentato le possibilità di farlo: “Nel gruppo ci sono tanti corridori con grandi motori – il commento di Sans Vega – Ma Tom non ha solo un gran motore. Ha anche la giusta personalità, è a suo agio in bicicletta e ha carisma quando non è in sella. Ed ha anche il desiderio di diventare il più forte. Secondo me, Pidcock fa parte dei ‘Big Five’ del ciclismo attuale, insieme a Tadej Pogačar, Wout van Aert, Mathieu van der Poel e Jonas Vingegaard. Noi lo vediamo a quel livello”.
Il tecnico della Q36.5 svela anche alcuni dettagli in merito alla trattativa che ha portato Pidcock nella squadra svizzera: “Il proprietario, Ivan Glasenberg, ha rilevato l’azienda Pinarello qualche tempo fa e attraverso l’azienda italiana siamo entrati in contatto con Tom. C’è stata subito intesa e l’interesse di Pidcock è cresciuto. Ne abbiamo parlato molto, gli abbiamo illustrato il nostro progetto e presentato le persone che ci lavorano. E lui ha sentito di essere nel posto giusto, anche perché non avrebbe avuto competizione interna con altri corridori. Fosse andato alla Red Bull-Bora-hansgrohe avrebbe dovuto condividere il ruolo di capitano“.
Pidcock e la squadra saranno al via della Vuelta a Andalucia 2025, che inizia oggi – mercoledì 19 febbraio, con rilevanti ambizioni, ma l’attenzione collettiva va più in là, verso quei Grandi Giri che la Q36.5 non ha ancora corso nella sua storia. Il Giro d’Italia e la Vuelta a España non hanno infatti ancora diramato le loro rispettive WildCard per la stagione 2025: “Noi abbiamo grandi aziende come sostenitori e se non li portiamo, per il terzo anno consecutivo, a un Grande Giro, li deluderemmo e loro potrebbero iniziare a perdere interesse. Per noi è fondamentale esserci. E la nostra squadra non è fatta solo da Pidcock: Matteo Moschetti quest’anno ha già vinto e David de la Cruz e Damien Howson sono corridori regolari da classifica. C’è molto, nella nostra squadra, oltre a Tom”.
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